Molto spesso ho sentito di essere una viaggiatrice tra le Dimensioni, ma questa intuizione è giunta tempo prima di comprenderne il significato. Poi ho iniziato a scrivere contenuti riferiti ad esse, giungendo a dedicare la saga dei miei romanzi alle Memorie che provengono dalle Dimensioni. Ho continuato a seguire, come sempre quando scrivo, l’intuizione, senza cercare di cucirle addosso dei significati razionali. Soltanto nel progredire della stesura dei miei romanzi si è proposto un senso a questa mia definizione di viaggiatrice.
Una Dimensione, la più evidente da sperimentare, è quella reale, materiale, della vita del nostro corpo fisico. Una è quella onirica, che attraversiamo quando ci abbandoniamo al sonno, e i sogni ci sorprendono con il loro assurdo miscuglio di immagini, emozioni, eventi inverosimili ricchi di simboli emersi da ricordi, dal subconscio, e da altri livelli di coscienza che non siamo in grado di conoscere né tantomeno definire.
Altre Dimensioni sono quella del passato, degli eventi vissuti, e quella del futuro, delle proiezioni mentali create dalle nostre aspettative sugli eventi a venire, Dimensioni che esistono in una variabile spazio-temporale alternativa al presente. Ma nel rievocare i ricordi e nel proiettare le nostre aspettative verso tempi a venire, creiamo altre versioni di noi stessi che realmente non siamo mai stati e che non saremo mai, osservando quelle realtà attraverso il filtro di ciò che siamo in un dato momento, e nell’impossibilità di conoscere le infinite variabili che interverranno. Così di Dimensioni temporali ne esistono un’infinità, quanti sono gli stati d’animo che possono animarci nell’istante in cui le visualizziamo.
Esistono poi le Dimensioni spaziali di luoghi che non siamo in grado di esplorare, per le barriere tipiche della nostra natura, nonché le Dimensioni nelle quali vivono altre forme di esistenza che non possiamo comprendere, vedere, percepire, ma che il nostro limite, del quale non vogliamo essere consapevoli, non può certo far sì che esse non siano reali. Riceviamo grandi stimoli dalle Dimensioni create dall’arte tramite la fantasia, delle quali le opere prodotte costituiscono dei portali che concedono l’accesso ad una realtà unica e speciale, ma differente per chi crea l’opera da quella sperimentata da chi ne usufruisce. In esse, pur attraversando in molti lo stesso portale giungiamo poi nei luoghi più disparati.
Potremmo continuare a lungo nello stilare un elenco di Dimensioni, senza peraltro esaurirlo.
Io ho semplicemente la certezza che esse siano infinite, e il mio interesse e il mio impegno sono dedicati all’esplorazione di quante più possibile di esse, e al riportarne la mia testimonianza attraverso i miei scritti o le mie opere artistiche, che ovviamente forniscono soltanto il mio univoco punto di vista. Sono lieta di poter condividerlo anche tramite questo sito, per stimolare chi vuole a partecipare a questo incredibile viaggio, sperimentandone la propria personale esperienza.
Sarò lieta se vorrete condividere qui o sui miei social la vostra testimonianza.