Trascorriamo l’intera esistenza ad inseguire traguardi, sogni, aspettative, ci carichiamo di doveri, codificati da una collettività che non ci rappresenta, eppure che adottiamo come propri.
Siamo figli di una cultura che osanna il fare, l’agire, lo sforzo, l’impegno, e ci dedichiamo a spendere energie, a cozzare contro eventi e situazioni che ostacolano i nostri progetti, ad abbattere muri e scalare montagne.
Ci arrabbiamo, ci frustriamo, fatichiamo, ci deprimiamo, ci colpevolizziamo, ogni mattina ci armiamo di lancia, scudo e corazza, per riuscire a sopravvivere, a non deludere aspettative, nostre e di altri.
Ci rallegriamo di ciò che guadagniamo, accumuliamo, spendiamo, ci sentiamo inutili per ciò che ci manca, per ciò che non conseguiamo, per ciò in cui falliamo.
Fagocitiamo notizie, spesso tragiche, informazioni, nozioni, spesso sterili, contiamo i titoli, gli studi, e valutiamo e giudichiamo noi stessi e gli altri in base al sudore versato, ai traguardi che eccellono, ai riconoscimenti ricevuti.
Ci ancoriamo al passato, con nostalgia, con rimorso, con rimpianto, con rabbia, con dolore, ignoriamo il presente e castriamo il futuro.
Ci isoliamo, contrapponiamo, invidiamo, critichiamo, giudichiamo, così ci sentiamo soli, incompresi, divisi.
Viviamo nel terrore della mancanza, della malattia, della contrapposizione, del male, del dolore, della morte.
L’acqua
non si sforza, fluisce,
non scala, scende,
non si disperde, è coesa,
non combatte, si adatta,
non teme, si affida,
non muore, ritorna.
L’acqua è gioia, nutrimento, sollievo, purificazione, ristoro.
L’acqua raggiunge sempre la sua meta, trova sempre la sua strada, risorge sempre, nel suo ciclo eterno.
Il vuoto
non è pieno, può accogliere,
non si contrae, si espande,
non è preformato, può creare,
non si consuma, perdura,
non grida, ascolta,
non appare, è profondo,
non si muove, attende,
essendo nulla, può essere tutto,
non ha fine, può dare inizio.
Il vuoto è il principio della creazione, è l’origine del tutto, è infinita possibilità,
è l’eterno esistere delle cose, è energia allo stato puro, in divenire.
Possiamo scegliere. In ogni istante, in ogni giorno.
Di essere come l’acqua, di essere come il vuoto.
Di rinascere ogni giorno, lasciando andare.
Di svuotarci, per poterci riempire.
Di stupirci, essere grati, di quanto dato, di quanto avuto.
Di fidarci della vita, di noi, degli altri.
Di assecondare la nostra natura.
Di espandere, condividere, accogliere.
Di ascoltare il palpito del Tutto, dell’energia, del silenzio.
Di essere pace e dare pace.